Anche a giugno, in biblioteca, vi aspettano tante nuove letture tutte da scoprire!
Tornano tre maestri del giallo italiano: Pandiani, Longo e Camanni, con storie avvincenti che vi terranno col fiato sospeso. Tra le novità, anche l’ultimo romanzo storico di Diego Cugia e un affascinante viaggio nella Cina contemporanea raccontato da Giada Messetti.
Ma non è tutto! Sui nostri scaffali troverete molti altri titoli pronti a sorprendervi e se cercate un suggerimento su misura, saremo sempre felici di darvi una mano!
Venite a trovarci in biblioteca: lasciatevi ispirare e trovate il libro perfetto per accompagnare le vostre giornate.
RIMORSI di Enrico Pandiani, Rizzoli, 2025 – 336 pagine
Tra club privé e locali a luci rosse, i quattro della banda Ventura si inabisseranno in una Torino più buia della notte, in cui giochi pericolosi e passioni promiscue si fondono fino a deflagrare.

Cosa unisce il ritrovamento di un cadavere occultato per anni dentro un muro, un enigmatico incidente d’auto, un inafferrabile pirata della strada, una famiglia disgregata, una rapina sanguinosa e un misterioso club per scambisti? Nulla. O meglio, nulla in apparenza. Perché il bandolo della matassa c’è, è lì a portata di mano. Manca solo qualcuno sveglio abbastanza da saperlo afferrare. Perlomeno finché non entra in campo Numero Uno, l’impenetrabile capo di un’agenzia investigativa sui generis che, tenendoli per il collo, spedisce gli ex criminali della banda Ventura a ricomporre le tessere di un puzzle che si rivela essere un vero rompicapo. E così, Max, Abdel, Sanda e Vittoria, galeotti rocambolescamente evasi in Francia e latitanti in Italia sotto copertura, si ritrovano ancora una volta a cedere al ricatto e a mettere a repentaglio la loro stessa vita per non perdere ciò che a fatica sono riusciti a costruire: un’esistenza normale, ordinaria, che spazzi via per sempre il passato che bramano di lasciarsi alle spalle.
Prenotalo dal catalogo: https://www.sbam.to.it/
LA BANDITA. UN MISTERO PER NANNI SETTEMBRINI di Enrico Camanni, Mondadori, 2025 – 312 pagine
Torna Nanni Settembrini, la guida alpina e il soccorritore già protagonista di Una coperta di neve e La discesa infinita, questa volta con un’avventura ambientata durante la sua giovinezza, quando era più avventato e intransigente, ma come sempre ossessionato dal mistero più grande di tutti: l’anima degli esseri umani.

È il 1993, e il breve tempo di questa storia trasformerà il mondo della musica, dello sport e della politica. Nanni Settembrini è una giovane guida di ostinate speranze, sempre dalla parte del torto per principio. La chiamata di intervento in un pomeriggio di mezza estate lo mette al muro. Non si tratta di ritrovare un turista maldestro o un escursionista sfortunato, ma una ricercata in fuga: Sara Piras, trentenne infermiera accusata di tentato omicidio, è stata avvistata in alta Valle d’Aosta e probabilmente sta cercando di far perdere le tracce tra le cime del Monte Bianco. Nanni parte con i soccorritori, setaccia sentieri e nevai, batte le piste su e giù per il massiccio. Tutto inutile: la fuggitiva pare svanita nel nulla. Nelle settimane che seguono, Sara Piras scivola in fondo alle pagine di cronaca e alle priorità delle Forze dell’ordine ma Settembrini insiste. A togliergli il sonno non è tanto dove sia, quanto che cosa nasconda: perché ha assalito il primario dell’ospedale? Come mai l’ha soccorso dopo averlo pugnalato? Gli indizi che pian piano emergono non portano risposte ma un’altra domanda: e se Sara non fosse il mostro che tutti dipingono? Intanto, tra le mura di casa altre scosse esistenziali agitano Settembrini, a iniziare dal rapporto con Clara intorno a una decisione che cambierà le loro vite per sempre.
Prenotalo dal catalogo: https://www.sbam.to.it/
LA CINA È UN’ARAGOSTA. COME STA CAMBIANDO IL GIGANTE ASIATICO di Giada Messetti, Mondadori, 2025 – 228 pagine
«Cinquant’anni fa sarebbe stato impossibile immaginare la Cina di oggi» sostiene Giada Messetti. E questo perché, come afferma un suo amico cinese, «la Cina è un’aragosta».

L’immagine è particolarmente azzeccata perché come l’aragosta, che crescendo è costretta ad abbandonare il vecchio carapace e ad aspettare, vulnerabile, che se ne formi uno nuovo, anche la Cina di oggi sta vivendo una fase di muta faticosa e complessa. Dopo aver raccontato nei suoi saggi precedenti l’attualità e le dinamiche culturali del Celeste Impero, in questo nuovo libro Giada Messetti si concentra sulla società cinese. Durante i suoi ultimi viaggi, avvenuti dopo la riapertura delle frontiere, ha incontrato molte persone di diversa provenienza ed estrazione sociale. Ha così potuto appurare sul campo quante cose siano cambiate nella vita quotidiana dei cinesi: dall’atteggiamento dei giovani verso il lavoro e il loro futuro, alla nuova consapevolezza delle donne riguardo la famiglia e il loro ruolo tradizionale, fino alla voglia degli anziani di godersi gli anni della pensione. Ma non solo, statistiche alla mano, ha fotografato l’evoluzione di abitudini e stili di vita e ha potuto constatare quanto sia ormai generale l’attenzione all’ambiente: il cielo sopra Pechino è finalmente azzurro, segno di una vera svolta green. Una testimonianza di prima mano, non ideologica e quindi preziosa, proprio quella che serve per contrastare gli stereotipi ancora troppo diffusi in Occidente. Perché il Dragone, benché al momento soffra di seri problemi interni, come l’invecchiamento della popolazione, il rallentamento della crescita, la disoccupazione giovanile e la crisi immobiliare, è ancora in ascesa e capace di ridefinire le dinamiche economiche e geopolitiche del mondo. Perciò tentare di comprenderne le contraddizioni e le sfumature, in questo momento storico di grandi cambiamenti, è davvero cruciale.
Prenotalo dal catalogo: https://www.sbam.to.it/
IL PRINCIPE AZZURRO. GLI AMORI, LE BATTAGLIE, I SOGNI DI CORRADINO DI SVEVIA CHE A SEDICI ANNI OSÒ SFIDARE IL MONDO di Diego Cugia, Giunti editore, 2025 – 240 pagine
Questa è la storia magica, sigillata come un incantesimo, del bambino eterno che vive dentro di noi. La storia vera di Corradino di Svevia, il principe italo-tedesco che a soli sedici anni, nel 1266, scese in Italia a capo di un esercito per renderla unita e libera dal papa e dalle potenze straniere, con mezzo millennio d’anticipo su Garibaldi.

L’infanzia del principe dal mantello azzurro con l’aquila sveva è solitaria: vive segregato dalla madre in un castello in Baviera per paura che possa essere assassinato. è così fragile eppure così invidiato: spettano a lui il regno di Sicilia e la corona di re dei Romani. Perché Corradino è il nipote di grandi imperatori: Federico I, il Barbarossa, e Federico II, lo Stupor Mundi che ha riempito l’Italia di castelli, di belle arti, di cultura. «Io mi sento italiano» confida all’eterno amico Federico d’Austria, che un giorno scenderà in battaglia al suo fianco. Ma al di là dei ritratti giganteschi degli antenati “né vivi né morti” che lo squadrano dalle pareti del castello, Corradino non ha un modello vivente in cui rispecchiarsi: Corrado, il padre nato e morto in Italia, non lo ha mai conosciuto. Però un giorno lo soccorre un guerriero arabo-normanno: ha combattuto a fianco di Federico II, che in punto di morte lo ha nominato maestro d’armi del piccolo erede dell’Impero. Gli insegna molto di più dell’arte di tirare con l’arco e della guerra: lo inizia ai segreti della meditazione e a dominare sé stesso. Perché «un vero imperatore raduna il più invincibile esercito dentro di sé». Poi arriverà Fiammetta, col suo incondizionato amore. Nella sua maturità, Cugia scrive un inno alla giovinezza eterna, quell’indole ribelle e invincibile che si rianima dopo ogni sconfitta e non arretra neanche davanti alla morte. Un romanzo imperdibile sul principe azzurro che avrebbe potuto cambiare la storia d’Italia e la nostra vita.
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LA DONNA DELLA MANSARDA di Davide Longo, Einaudi, 2025 – 352 pagine
La sparizione di una celebre artista che da anni si negava al mondo, ritirata in clausura all’ultimo piano di uno strano edificio. Un mistero la cui spiegazione è nascosta negli angoli bui di una mente piena di talento, nella storia di una famiglia, di una casa, di un’intera città.

Nell’ottobre del 2013, mentre il commissario Vincenzo Arcadipane e il suo mentore Corso Bramard indagavano su un omicidio in una valle del cuneese, a Torino una donna di trentasette anni scompariva senza lasciare tracce. Niente di clamoroso, se la donna in questione non fosse stata Tina, pittrice di fama internazionale che da tempo viveva rinchiusa nel suo appartamento-studio all’interno della Prora, il bizzarro palazzo progettato dal bisnonno architetto. Quando il caso viene archiviato come allontanamento volontario, Muriel Gallirossi – agente, confidente e tuttofare di Tina – si rivolge a Bramard: è sicura che l’amica sia stata assassinata. Corso sa che le indagini sono state approfondite e che il presunto responsabile ha un alibi di ferro eppure, nemmeno lui saprebbe dire perché – forse a turbarlo sono i quadri di Tina, forse la bellezza di Muriel –, decide di parlarne con Arcadipane.
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DI SPALLE A QUESTO MONDO di Wanda Marasco, Neri Pozza, 2025 – 416 pagine
Se è vero che ogni esistenza viene al mondo per incarnare un dramma, quello di Ferdinando Palasciano e di sua moglie Olga Pavlova Vavilova è tra i più dolenti e irriducibili: è il dramma dell’imperfezione.

Fin da bambino Ferdinando ha odiato la morte al punto da fare della salvezza la sua ossessione di medico. Ma una vocazione così grande, scontrandosi con le iniquità subite, non può che fallire e trovare casa nella follia. Olga, nella sua infanzia a Rostov, ha dovuto misurarsi proprio con l’alienazione materna, quintessenza di Storia e fragilità. Unico scampo da essa la fuga, frenata da una radice nascosta sotto la neve e dalla zoppia, che diventa destino e comunione con l’imperfetto. Ma si può vivere a un passo dall’ideale? Ferdinando, dal buio della sua ratio opacizzata, continuerà a salvare asini e pupi; mentre Olga, pur guarita dalla scienza e dall’amore di Ferdinando, tornerà a claudicare. Voi non credete che quando ci spezziamo è per sempre? La domanda che Olga rivolge al pittore Edoardo Dalbono è sintesi di una irreparabilità e di una caduta che restano perenni.
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LA FORMICA ROSSA di Emilie Chazerand, La Nuova Frontiera, 2024 – 288 pagine
Émilie Chazerand affronta con grande talento ed estrema ironia temi importanti come l’assenza, la disabilità, la sessualità, il bullismo, la difficoltà di crescere e l’amore, consegnandoci un romanzo divertente e caustico sull’incomparabile bellezza dell’imperfezione.

Non è facile avere 15 anni quando ti chiami Vania Strudel, hai un difetto congenito all’occhio sinistro, un padre che è uno stravagante tassidermista e il tuo migliore amico ti annuncia di essersi innamorato della tua peggior nemica. L’inizio dell’anno scolastico si prospetta disastroso, ma un’email anonima regala a Vania l’effetto di una scossa elettrica: “Certo, visti dalla Luna, siamo tutti formiche. Ma tu puoi essere la formica rossa tra quelle nere. Cosa stai aspettando a vivere?!”.
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TERRA DI ANIME SPEZZATE di Clare Leslie Hall, Nord, 2025 – 384 pagine
Un romanzo struggente e mozzafiato che, in un abile intreccio di passato e presente e con il passo incalzante della suspense, mette in scena i chiaroscuri della vita, le complessità dell’amore e le traiettorie imprevedibili del destino.

Se potessimo riavvolgere il nastro, a quale istante torneremmo per cambiare il corso del destino? Per Beth Kennedy quel momento è l’estate del 1955, quando, insinuatasi inavvertitamente nella tenuta di campagna dei Wolfe, incontra Gabriel. Lui, erede diciottenne di quella ricca famiglia, è destinato a Oxford e ha davanti a sé una strada costellata di possibilità; lei, diciassette anni, origini modeste, è studentessa in un rigido istituto femminile. Due mondi lontani ma due anime affini: entrambi solitari, sognatori, appassionati di letteratura. Un’affinità che presto diventa amore, bruciante e vissuto alla luce del sole. Una passione che si consumerà insieme con quell’estate. Uno scandalo che costerà molto caro a Beth.Tredici anni dopo, lei ha una vita molto diversa da quella che si immaginava. Non è mai diventata una scrittrice e vive ancora in paese, nella fattoria di suo marito Frank. Il loro è un matrimonio felice, eppure in bilico su un equilibrio fragile: il tacito patto di tenere alla larga il passato. Quello da cui, all’improvviso, torna Gabriel, ora una celebrità, e con lui tutti i sentimenti mai sopiti, i non detti, i segreti mai confessati in quella lontana estate. Mentre sente spezzarsi ogni certezza, Beth dovrà scegliere tra due amori, tra due vite, tra la ragazza che era e la donna che è diventata. Una scelta che affronterà di nuovo a testa alta, però stavolta non sarà solo la sua vita a essere travolta dallo scandalo.
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QUATTRO GIORNI ALL’HOTEL MAJESTIC di Benjamin Myers, Bollati Boringhieri, 2025 – 240 pagine
Dopo All’orizzonte, Benjamin Myers si conferma tra gli autori più eclettici e originali della scena letteraria inglese, regalandoci una riflessione sulle seconde possibilità a disposizione di chi sa aprirsi al potere salvifico dell’arte.

Dinah vive da sempre a Scarborough, intrappolata in una vita scialba con il marito e il figlio inconcludenti, con l’unico sfogo delle serate passate al Northern Soul, dove si perde nella musica dei suoi tempi migliori. Nel frattempo, a Chicago, Earlon “Bucky” Bronco, ex cantante, non ha ancora superato la perdita dell’amata moglie. Ormai la sua unica speranza è quella di arrivare a fine mese, in decente salute. E quando giunge un inatteso invito per esibirsi in un luogo di cui non ha mai sentito parlare, lo accetta: del resto, non ha nulla da perdere. Attraversato l’oceano, Bucky si ritrova nella piovosa Scarborough, dove, incredibilmente, tutti sembrano conoscerlo, e si prepara a suonare davanti a un pubblico per la prima volta dopo quasi cinquant’anni. Nel corso di un fine settimana, Bucky e Dinah costruiscono un ’imprevista amicizia che li mette per la prima volta davanti al proprio passato e a quanto ciascuno di loro ha perduto, sperimentando invece una solitudine e un dolore esistenziale che li hanno trattenuti dal vivere davvero.