
Sono passati 80 anni dalla morte di Secondo Mellano, partigiano rivaltese ucciso dai repubblichini il 6 marzo del 1945.
Secondo Mellano era nato a Gerbole il 9 dicembre del 1921. Dopo aver frequentato le scuole elementari a Rivalta aveva lavorato a Torino, in due negozi di proprietà della famiglia. Durante la guerra aveva fatto ritorno a casa per lavorare nei campi. Costretto ad arruolarsi nella RSI e trasferito a Cigliano, nel vercellese, aveva presto disertato dal suo reparto per tornare a Rivalta. Qui, presi contatti con la resistenza, era entrato a far parte della Brigata Garibaldi.
Sorpreso durante una retata organizzata dai repubblichini che avevano fatto irruzione nel teatro parrocchiale, venne arrestato il 4 marzo del 1945 e condotto nuovamente a Cigliano. Condannato a morte, per lui venne scelto un plotone di esecuzione composto dai suoi ex commilitoni. «Questi, però – scrive Franco Ferro Tessior nel suo libro “Rivalta di Torino, mille anni di storia” – si rifiutarono di fucilarlo e allora venne ucciso con la pistola dell’ufficiale che comandava il plotone».
La Città di Rivalta ha intitolato alla memoria di Secondo Mellano la via dove ha vissuto con la sua famiglia.