Nella morsa dello smog

Non accenna a diminuire l’allarme smog su tutta la pianura padana. L’ultima conferma arriva dal rapporto sulla qualità dell’aria dell’Agenzia dell’Unione Europea per l’ambiente, secondo il quale l’Italia è al secondo posto in Europa per morti da Pm2.5 e addirittura al primo per quelle da biossido di azoto e per l’ozono.

Nel 2015 – dicono i numeri dell’AEA – l’esposizione al particolato ha causato la morte prematura di 422mila persone in 41 Paesi. In Europa 3,9 mln di persone abitano in aree dove sono regolarmente superati i limiti dei principali inquinanti dell’aria e il 95% di queste vive nel Nord Italia. A rischio sono i bambini, esposti a livelli troppo alti di polveri ultrasottili.

La cattiva aria che respiriamo è dovuta non solo agli scarichi di auto e camion, che immettono in atmosfera biossido di azoto e particolato ma anche all’agricoltura, alla produzione di energia, all’industria e al riscaldamento domestico. In questi giorni di inizio inverno sono in vigore, dal Piemonte al Veneto, le limitazioni che bloccano i vecchi Euro 0 e regolano la circolazione per gli ormai obsoleti Euro 1, 2 e 3, così come previsto dal protocollo antismog sovraregionale.

Per contribuire allo svecchiamento del parco-mezzi la Regione Piemonte ha approvato uno stanziamento di 4 milioni di € che servirà a finanziare una campagna di rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti. Il contributo varierà tra i 1.000 e i 10.000 €, a seconda dell’entità della sostituzione o della conversione.

Per ottenerlo sarà necessario rottamare un veicolo commerciale di categoria N1 o N2 con motorizzazione a benzina fino a Euro1 oppure diesel fino a Euro4. Saranno ammessi al contributo anche i veicoli ibridi benzina fino a Euro1. Il bando regionale sarà pubblicato entro fine anno.

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