I volontari raccontano la loro esperienza tra Biblioteche e Centri giovani
Arianna, Aurora, Camilla e Elena (Biblioteche) Beatrice, Qadria e Tommaso (Centri giovani)
Con la fine dell’anno di Servizio Civile è tempo di fermarsi, guardarsi indietro e provare a mettere in parole ciò che questa esperienza ci ha davvero lasciato.
I due progetti a cui abbiamo preso parte, “OSA! Osserva Sogna Agisci” e “Biblioteche in azione, volontari in gioco”, ci hanno coinvolti in attività ludico-ricreative, sociali e culturali. Abbiamo portato a termine diversi progetti: “Swap Party”, “Pronti a giocare”, “Tetti Vibes”, “Escape Room: in fuga dal castello”, torneo di ping-pong e calcio balilla e “Libri al buio”. Inoltre abbiamo dato supporto a diversi eventi tra cui “R-esistenza 2.0” e “Ristory”.
Non è facile racchiudere questo anno in poche righe, perché il Servizio Civile non è solo un elenco di attività svolte, fogli ore firmati o progetti portati a termine. È un’esperienza di crescita, un incontro continuo con l’altro e un esercizio di responsabilità quotidiana.
Quando abbiamo iniziato questo percorso c’erano aspettative ma anche incertezze: non tutti sapevamo esattamente cosa ci aspettasse, ma siamo entrati nel progetto con la voglia di metterci in gioco.
Abbiamo deciso di dedicare un anno della nostra vita a un’attività che mette al centro il bene comune, la solidarietà e la cittadinanza attiva. Abbiamo acquisito competenze nuove, ma ciò che resta davvero è una maggiore consapevolezza, abbiamo imparato il senso dell’impegno civico, della responsabilità verso la comunità e della partecipazione attiva alla vita sociale.
È stato un anno imperfetto: ci sono stati momenti di stanchezza, difficoltà, incomprensioni, ma sono stati proprio questi a farci scoprire i valori che vogliamo portare avanti nel nostro futuro, personale e professionale.
Il Servizio Civile è fatto di persone: colleghi, operatori, OLP che ci hanno accompagnato in questo percorso, che ringraziamo per il supporto, l’attenzione e l’impegno.
Ora che l’anno volge al termine il nostro impegno non finisce. Questo anno ci ha lasciato un seme che continuerà a crescere. Che sia nei nostri studi, nel lavoro o nel volontariato, porteremo con noi i momenti condivisi, l’empatia e la voglia di esserci per gli altri.
