Attenzione ai tetti in Eternit

Sono partite le lettere in­dirizzate a privati cittadini e imprese che presentano all’interno delle loro proprie­tà una presunta copertura in Eternit.

Si tratta dei primi dieci immo­bili selezionati quali prioritari, perché posizionati nei luoghi più sensibili del territorio co­munale (vicinanza a scuole, giardini pubblici). I proprietari dovranno dimostrare al Comune, entro 60 giorni dal ricevimento della comuni­cazione, la presenza o meno del materiale e il suo stato di conservazione.

È bene ricor­dare infatti che chi possie­de una copertura in eternit, sebbene sia stato bandito dal commercio nel 1992, non ha l’obbligo di rimuoverlo se dimostra, attraverso la cer­tificazione di una ditta spe­cializzata, che il suo stato di conservazione non comporta rischi di dispersione della fi­bra in aria e che quindi non è pericoloso per la salute di chi ci abita sotto e intorno. Que­sta iniziativa rientra all’inter­no del progetto “Asbestos free” che nel 2016 ha mappa­to, grazie all’utilizzo dei dro­ni, l’intero territorio rivaltese rilevando tutte le coperture giudicate a rischio. Si tratta di oltre 330 manufatti, grandi e piccoli, distribuiti su tutta Ri­valta.

Va precisato che alcuni di questi sono già stati rimossi dai proprietari in questi due anni, altri sono in fase di ri­mozione e altri ancora sono già noti all’amministrazione che ne monitora periodicamente lo stato di conservazione e usura. Ai primi dieci casi ne seguiranno altri nei prossimi mesi: verranno se­lezionati sempre secondo lo stesso criterio della loro prossimità alle aree maggior­mente sensibili: scuole e giar­dini pubblici.

Condividi l'articolo