Rivalta non lascia indietro nessuno. Gli educatori andranno a casa degli studenti in difficoltà

Rivalta non lascia indietro i bambini con più difficoltà. In questi giorni di chiusura forzata delle scuole l’amministrazione comunale ha deciso di riorganizzare, sino alla ripresa delle lezioni, il servizio di supporto educativo chiedendo agli educatori della Cooperativa Gulliver di svolgere la loro attività direttamente a casa dei ragazzi.

In linea con quanto affermato dal decreto che chiede attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità si è ripensato a un servizio individuale, a domicilio e dotato dei dispositivi medici di prevenzione atti a consentire la sicurezza e la tutela di tutti.

«Considerato che le nostre scuole stanno attivando, così come richiesto dal Governo, la didattica a distanza attraverso la consegna di compiti da svolgere in autonomia – sostiene l’assessore alla politiche educative Agnese Orlandini – ci sembra assolutamente necessario fare in modo che anche i bambini meno autonomi possano svolgere, come tutti i loro compagni, i compiti assegnati».

Questo periodo di limitazioni e distanziamenti si trasformerà in una preziosa opportunità per arricchire la rete relazionale tra le istituzioni, gli educatori, gli studenti e le famiglie della città.

Il servizio partirà da lunedì 9 marzo e coinvolgerà 11 educatori che andranno direttamente nelle abitazioni di 22 famiglie.

«Siamo certi che questa iniziativa incontrerà il favore delle famiglie che saranno così sostenute in questi giorni di difficoltà. Voglio ringraziare gli educatori che si sono messi in gioco con noi cambiando l’approccio e la metodologia di intervento. In questo modo – continua l’assessore Orlandini – garantendo il servizio riusciamo anche ad evitare spiacevoli conseguenze occupazionali ai giovani educatori della Cooperativa Gulliver».

Condividi l'articolo