Riaprono i locali di piazza Pace

Si è concluso il primo passo che porterà alla riapertura del locale comunale di piazza della Pace. È stata assegnata la gestione del bar e del ristorante, chiusi dall’ottobre del 2015, alla Cooperativa Sociale Raggio di Torino che si è aggiudicata il bando e che condurrà la struttura per i prossimi 15 anni.

Sono già iniziati gli incontri tra i nuovi gestori e i progettisti della riqualificazione dell’edificio che avrà così, da subito, l’impronta di chi poi dovrà occuparlo.

«Abbiamo deciso di coinvolgere i vincitori del bando anche nelle fasi preliminari della riqualificazione per accelerare i tempi e migliorare il risultato finale – commenta il vicesindaco Sergio Muroperché così avremo una ristrutturazione che risponderà alle normative e alle richieste dell’amministrazione senza penalizzare in alcun modo le necessità lavorative di chi tra qualche mese dovrà gestire la struttura.»

Al termine della progettazione partirà subito la gara per individuare la ditta che avrà l’incarico di aprire il cantiere. «Vogliamo consegnare alla Cooperativa Sociale Raggio gli spazi ristrutturati al più presto per vedere finalmente riaperta la storica “Cremeria” di Rivalta» aggiunge ancora Sergio Muro.

Il nuovo locale di Piazza della Pace avrà una caratteristica particolare: la cooperativa che gestirà il bar/ristorante si occupa di costruire percorsi di reinserimento lavorativo di persone svantaggiate e a Torino gestisce già due realtà simili. La scelta di destinare i locali a cooperative con questa finalità sociale è stata una precisa volontà dell’Amministrazione comunale.

«È un progetto che unisce la storica vocazione commerciale e aggregativa del locale con quella sociale» sostiene l’assessore alle Politiche Sociali Agnese Orlandini, «ed è un progetto in cui crediamo molto, soprattutto in momenti di difficoltà economica come quello che stiamo vivendo, quando a farne maggiormente le spese sono proprio le persone più fragili e deboli. È dimostrato che avere un lavoro è la migliore terapia per sconfiggere solitudine e acquisire quella dignità che ti fa sentire parte della società.»

Un divario che le amministrazioni locali devono colmare mettendo in campo tutti gli strumenti a disposizione, per evitare che solitudine e marginalità aumentino il senso di disagio ed esclusione.

«Ci auguriamo che i rivaltesi siano orgogliosi di questa scelta e che piazza della Pace possa essere da esempio per altre realtà. Il nostro auspicio – conclude l’assessore alle Politiche Sociali Agnese Orlandiniè che piazza della Pace torni ad essere un luogo aperto, vivo, inclusivo e solidale contribuendo a far crescere il nostro centro storico».

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