Migrante nigeriano iscritto all’anagrafe comunale. Il giovane vive a Rivalta dal 2019, ospite del Dojrone

Questa mattina il sindaco di Rivalta di Torino ha iscritto all’anagrafe comunale Josaih Edwin, ventottenne nigeriano originario della città di Umenede, da due anni domiciliato al CAS del Dojrone.

L’iscrizione è stata chiesta per motivi lavorativi dalla cooperativa Le Soleil di Verrès, che ha in gestione il Centro di Accoglienza Straordinaria del Dojrone.

Josaih Edwin è arrivato in Italia quattro anni fa. Per due anni è stato ospitato al Cara di Castelnuovo di Porto poi, dopo la chiusura del centro è stato trasferito nella struttura del Dojrone.

Nei mesi scorsi ha lavorato come volontario alla biblioteca comunale Silvio Grimaldi e ha concluso il ciclo di studi secondari di primo grado, ottenendo la licenzia media.

Per Josaih si è trattato di un nuovo inizio perché, prima di lasciare la Nigeria, frequentava già un corso di studi superiori. Oggi, pur continuando gli studi, lavora a Rivoli in un’impresa del settore edile.

La registrazione permetterà ora a Josaih Edwin di non perdere diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione come il diritto alla salute, al lavoro e alla casa.

La registrazione è conforme alla pronuncia della Corte costituzionale che giovedì 9 luglio ha rilevato nelle disposizioni del decreto Sicurezza una duplice violazione dell’articolo 3 della Costituzione: «non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto» e – ha scritto la Consulta – soprattutto provoca una «disparità di trattamento», rendendo «ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti».

L’iscrizione anagrafica di questa mattina fa seguito a quella del 30 settembre 2019 (LEGGI QUI), quando sempre il sindaco di Rivalta registrò all’anagrafe Ousseynou Fall, migrante senegalese di 40 anni anche lui domiciliato al CAS del Dojrone.

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