Maria e Sofia insegnanti speciali a Tetti Francesi. Dal Portogallo uno scambio culturale in lingua inglese

Sta per chiudersi l’esperienza rivaltese di Maria Araujo e Sofia Gomes, studentesse universitarie portoghesi che per cinque settimane hanno partecipato al progetto di scambio culturale EduCHANGE per l’insegnamento della lingua inglese.

Ancora pochi giorni e le due ragazze faranno ritorno a casa, a Leira e a Porto, dopo aver collaborato con le insegnanti dell’istituto comprensivo di Tetti Francesi in vere e proprie lezioni-laboratorio, conversando in inglese con bambini e ragazzi e approfondendo aspetti e curiosità della cultura portoghese.

Il loro intervento rientra nelle attività di AIESEC, organizzazione internazionale di studenti universitari nata nel 1948 per promuovere un network di scambi internazionali. E Rivalta non è nuova a questo genere di esperienze.

Già a gennaio dello scorso anno due studentesse, questa volta provenienti dal Brasile e dall’Ukraina, avevano preso parte a un analogo scambio culturale (LEGGI QUI). Una buona prassi di lavoro e studio che la pandemia ha reso impossibile per molti mesi e che ora è ripresa con l’arrivo di Maria e Sofia.

Spiega il vicesindaco e assessore all’Istruzione Agnese Orlandini: «sono felice che abbia trovato continuità questo progetto, che ha il grande merito di promuovere l’arricchimento linguistico e culturale, ha la capacità di “aprire” la scuola nonostante un periodo tanto difficile come quello pandemico che stiamo ancora vivendo ed educa alle diversità, fondamentale per crescere e formare cittadini migliori».

E la diversità sta anche nelle piccole cose, a cominciare dalle abitudini in cucina. Maria e Sofia sono state ospitate, anzi “adottate”, a rotazione da tre famiglie di Gerbole Volvera e Tetti Francesi e hanno scoperto non senza sorpresa e piacere che «in Italia i piatti in tavola non mancano mai, anzi – dicono – usate un piatto per il primo e uno per il secondo mentre da noi quasi sempre si pranza e si cena con un piatto unico». E un’altra sorpresa, oltre alla ricchezza lessicale dell’italiano, è la grande fantasia che al di qua delle Alpi mettiamo in campo per farci comunque capire: «gli italiani “parlano” tantissimo con le mani – riconoscono con un sorriso – e a gesti siete molto bravi a dire qualsiasi cosa».

In Portogallo studiano Relazioni internazionali e Managment, per loro il soggiorno in Italia è un’occasione «per conoscere finalmente da vicino un Paese e una cultura che ci incuriosiscono molto e che fino a questa esperienza abbiamo conosciuto solo da turiste».

Per la scuola e per gli studenti di Tetti poter contare sulla loro presenza rappresenta un’opportunità per aprire una finestra sul mondo.

«Interagire con Maria e Sofia – ha detto Silvia Boaretto, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Tetti Francesi – non è solo conversare in inglese, ma significa incontrarci nelle classi e parlare, cantare e giocare e imparare l’italiano e il portoghese. Vuol dire scoprire il Portogallo sulla cartina geografica, conoscere “cosa si mangia”, cosa si canta ai più piccini, come è organizzata la scuola lì da loro».

Con le ragazze e i ragazzi della scuola secondaria Maria e Sofia hanno anche lavorato sui temi dei Global Goals, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda delle Nazioni Unite 2030. Naturalmente, sempre in inglese.

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