Le note amare del Teatro Regio. Il commissario straordinario annulla i concerti del Regio Itinerante

I prossimi eventi  della stagione concertistica del Regio Itinerante previsti a Rivalta di Torino venerdì 2 ottobre e venerdì 9 ottobre non si faranno (QUI IL PROGRAMMA).

Con totale indifferenza verso le aspettative del pubblico e per il lavoro dell’amministrazione il Teatro Regio ci ha comunicato in via informale, a un giorno dal primo evento, che per decisione del commissario straordinario Rosanna Purchia vengono annullati tutti i concerti già programmati con gli artisti del Regio Itinerante, disconoscendo implicitamente la filosofia stessa del progetto.

Le ragioni finanziarie alla base dell’annullamento evidentemente superano sia i rapporti contrattuali in essere, sia i rapporti ultradecennali con il nostro ente.

Ci rendiamo conto del momento di difficoltà che sta attraversando il Teatro Regio, ma ci auguriamo che il superamento delle problematiche finanziarie non venga a coincidere con il superamento delle importantissime relazioni con i Comuni, che hanno consentito di veicolare attraverso la musica progetti culturali di grande qualità a costi popolari, che Enti di piccole o medie dimensioni non potrebbero altrimenti permettersi.

I concerti previsti nei prossimi giorni rappresentavano un recupero della passata stagione sospesa per il lockdown e ci aspettavamo dunque che si svolgessero come dovuto da contratto, non soltanto per gli aspetti formali che ne derivano, ma anche per il significato che oggi rappresenta la ripresa delle attività culturali per gli artisti, per la nostra amministrazione, per i cittadini.

L’annullamento costituisce inoltre un danno per le aspettative del pubblico e per l’immagine della nostra Amministrazione, che aveva già raccolto un congruo numero di prenotazioni e affrontato per ben due volte i costi della comunicazione.

Spiega l’assessore alla Cultura Nicoletta Cerrato: «credo che l’accessibilità della cultura debba essere un punto qualificante anche della visione politica: per quanto certamente rappresenti un costo, la ricaduta positiva sui cittadini è incommensurabile, soprattutto in un momento difficile come questo, in generale e in particolare per la pandemia ancora in atto. Se noi pensiamo che la cultura debba essere trattata come una qualsiasi attività economica che deve produrre risultati materiali immediati abbiamo già perso».

Rivalta rimane in attesa di una comunicazione ufficiale, che probabilmente arriverà quando la mancata programmazione sarà un lontano ricordo.

Nel frattempo, ci scusiamo con il pubblico e ci auguriamo che nel risanamento del bilancio del Regio le ragioni economiche non vadano a detrimento dell’accessibilità e della diffusione della cultura musicale.

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