La TAV si allontana da Rivalta

Oggi la linea ferroviaria “storica” Avigliana-Torino San Paolo,  senza alcun intervento di potenziamento,  ha una capacità residua che consente il passaggio di oltre 60 treni merci al giorno a fronte degli attuali 39. A dirlo RFI e Italfer, che nella riunione dei componenti dell’Ambito A2 dell’Osservatorio (Buttigliera Alta, Rivalta, Rivoli, Rosta, Orbassano), estesa agli altri Comuni interessati dalla tratta di Linea Storica  (Grugliasco, Collegno, Alpignano) hanno illustrato tutte le criticità legate al raddoppio dei binari in asse lungo la linea nel tratto Avigliana-Torino San Paolo.

«La riunione di ieri – ha detto il Sindaco Nicola de Ruggieroè stata molto importante per Rivalta. Intanto perché finalmente l’Osservatorio ha iniziato ad analizzare capacità e prospettive della linea storica così come chiedevamo sin dal primo giorno del nostro insediamento. Il differimento al 2035 per il pieno utilizzo della linea fa sì che fino al 2027 sul nostro territorio non succeda nulla».

Lo sfruttamento della capacità residua della linea attuale permette infatti di rivedere i tempi del completamento della Torino-Lione: tenendo ferma la data del 2030 per la realizzazione del tunnel transfrontaliero, è stato definito un differimento dei tempi al 2035 (fino a ieri era il 2030) per garantire il passaggio 162 treni merci su tutta la linea.

«Nove anni – continua ancora de Ruggiero – sono un tempo lunghissimo e possono cambiare molte cose sia da un punto di vista tecnologico, che delle necessità trasportistiche. Se qualcuno nove anni fa ci avesse detto che con i nostri smartphone oggi avremmo potuto non solo mandare mail e guardare internet, ma addirittura accendere e spegnere il riscaldamento, lo avremmo preso per pazzo. Oggi invece è realtà. Tra nove anni vedremo cosa sarà in grado di mettere in campo anche la tecnologia ferroviaria. Chissà che non scopriremo che dai 65 treni attuali la linea storica ne potrà sopportarne molti di più».

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