Inaccettabile che a Rivalta manchino maestri e professori. Mensa garantita solo in tre scuole d’infanzia

Lunedì 14 settembre il nuovo anno scolastico è finalmente cominciato e i quasi duemila studenti rivaltesi sono tornati nelle loro aule. Un forte segnale di normalità dopo i mesi difficili della scorsa primavera: contrariamente alle previsioni, però, il servizio mensa che avrebbe dovuto partire lunedì 28 settembre nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie verrà attivato solo in alcune scuole d’infanzia.

Dal ministero dell’Istruzione e dall’Ufficio scolastico regionale non sono arrivate le nomine degli insegnanti che avrebbero dovuto garantire il tempo pieno.

Spiega l’assessore alle Politiche educative Agnese Orlandini: «a causa dei ritardi nell’assegnazione del personale docente e dei collaboratori scolastici – e non ci riferiamo al personale aggiuntivo promesso per fronteggiare l’emergenza Covid ma all’organico di diritto – nel nostro comune su 13 plessi solo 3 della scuola dell’infanzia potranno usufruire del servizio mensa e del tempo pieno».

Il Comune di Rivalta, come tanti altri comuni in tutta Italia, ha lavorato senza sosta insieme ai dirigenti scolastici nei mesi di luglio e agosto per garantire una regolare ripresa dell’attività didattica: gli accessi alle scuole sono stati aumentati per evitare assembramenti; le aule e gli spazi sono stati predisposti in funzione del distanziamento di sicurezza; sono state noleggiate sedie in attesa della consegna dei nuovi banchi; sono stati allestiti gazebo nei cortili per permettere anche lo svolgimento delle attività all’esterno.

Interventi e progettazioni costati oltre 150 mila € che hanno permesso di riaprire le scuole, tutelare la salute e mantenere la qualità della didattica.

Il Comune si sta facendo carico in questo periodo di ore supplementari per l’educativa HC giacché anche gli insegnanti di sostegno non sono ancora stati nominati.

«Se non ci fossimo mossi con tempestività e supporto – spiega ancora Agnese Orlandini – molti dei nostri piccoli bambini, che già si trovano ad uscire da un periodo di significative privazioni sia didattiche sia sociali, non avrebbero ancora potuto partecipare alle lezioni».

«È impossibile comprendere e spiegare ai nostri cittadini il fatto che ministero e ufficio scolastico non abbiamo provveduto a completare gli organici nei tempi previsti, quando è proprio viale Trastevere il primo a sottolineare i suoi (supposti) meriti nella ripresa della scuola dopo i mesi di chiusura dovuti all’emergenza sanitaria» ha detto il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero. Che conclude: «a questo punto non sappiamo che cosa aspettarci, ogni giorno potrebbe esserci una sorpresa poco gradita».

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