Dalla famiglia Camosso un gesto d’amore per la città. La casa di via Griva destinata a ospitare famiglie in difficoltà

Abbandonato da molti anni e affidato alle cure di qualche amico della famiglia dei proprietari, il vecchio cascinale di via Griva 49 diventerà una risorsa per la comunità rivaltese. Casa Camosso – come tutti la chiamano – è stata donata alla Città di Rivalta e verrà destinata a progetti di accoglienza e ospitalità di famiglie in difficoltà.

A firmarla dagli Stati Uniti dove oggi vive, Beniamino Rolando Ambrosi, ultimo e unico erede di Maria Eugenia Camosso, anatomopatologa e insegnante di anatomia umana all’università di Bari che dal 4 febbraio riposa nella tomba di famiglia al cimitero di Rivalta. (Leggi QUI l’articolo)

«È un gesto molto commovente e al tempo stesso uno stimolo per la nostra comunità – ha detto il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggieroche testimonia il forte legame che unisce la famiglia Camosso a Rivalta e che la città da sempre ricambia, ricordando con affetto la professoressa Maria Eugenia e il fratello partigiano Emilio, caduto durante la guerra di Liberazione».

Casa Camosso si trova alle spalle del centro storico ed è una “casa rustica” di 200 mq su due piani, con 1300 mq di terreno e un fienile di 180 mq. Per anni è stata il buen ritiro della famiglia dalla residenza torinese di via Alfieri durante l’estate, la casa delle vacanze per i due fratelli.

La lettera di donazione chiede che ora la Città valorizzi «l’immobile in relazione ai bisogni e alle domande della comunità per continuare a trasmettere i valori di umanità e progresso cui si sono sempre ispirate la storia e la vita della famiglia Camosso».

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