Ciclabile San Luigi, Rivalta appoggia la richiesta di Città Metropolitana di liberalizzare la barriera di Beinasco

Inizieranno lunedì 3 agosto i lavori per la realizzazione della pista ciclabile che collegherà Rivalta Centro e il quartiere di Pasta con la futura stazione ferroviaria del San Luigi e il vicino polo ospedaliero. (Per i dettagli del progetto CLICCA QUI)

Nella prima fase del cantiere verrà realizzato un nuovo sottopasso in corrispondenza della rotonda di via San Luigi, nel tratto di raccordo in direzione del quartiere Pasta.

Per permettere lo svolgimento dei lavori sarà necessario chiudere al traffico fino a venerdì 11 settembre il tratto di raccordo della SP6 tra via Aleramo a Pasta e la grande rotonda di via San Luigi.

Questo comporterà pesanti ripercussioni sulla viabilità: quel tratto di strada raccoglie il flusso di tutti i veicoli – specialmente di lavoratori pendolari – in uscita dallo svincolo SITO della tangenziale che, per evitare di pagare il pedaggio al casello di Beinasco, non proseguono in direzione Pinerolo.

Inoltre, con la chiusura del tratto della SP6, i mezzi pesanti che quotidianamente raggiungono le zone industriali e i centri commerciali dell’area saranno costretti a scegliere percorsi alternativi, transitando così anche in aree fortemente urbanizzate.

Per questo motivo la Città di Rivalta appoggia e sostiene la richiesta che Città Metropolitana di Torino ha rivolto nei giorni scorsi ad ATIVA SpA (scarica il documento) affinché alzi le sbarre del casello di Beinasco e tenga aperta la barriera per la durata dei lavori.

«Città Metropolitana – ha detto il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggieromerita un plauso e un “brava” per l’iniziativa e ben ha fatto a scrivere ad ATIVA chiedendo l’apertura del casello di Beinasco. Desidero ringraziare in particolare il Consigliere delegato di Città Metropolitana Fabio Bianco».

«ATIVA SpA – ricorda sempre de Ruggiero – è partecipata al 18% proprio da Città Metropolitana di Torino e un gesto di attenzione verso il territorio e i contribuenti da parte di chi ATIVA amministra sarebbe auspicabile, anche in ragione di un indebito arricchimento che la società di gestione ha percepito in questi anni di regime di proroga, come dichiarato dallo stesso ministero delle Infrastrutture».

«Ora attendiamo fiduciosi la risposta di ATIVA» conclude il primo cittadino di Rivalta.

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