Cantiere ciclabile San Luigi, Ativa non risponde. Cade nel vuoto l’appello per l’apertura del casello di Beinasco

Sono iniziati lunedì scorso i lavori per la realizzazione della pista ciclabile che collegherà Rivalta Centro e il quartiere di Pasta con la futura stazione ferroviaria del San Luigi e il vicino polo ospedaliero.

L’apertura del cantiere ha reso necessaria la chiusura al traffico del tratto di raccordo della SP6 tra via Aleramo a Pasta e la rotonda di via San Luigi, una chiusura che fin dai primi giorni ha comportato pesanti ripercussioni sulla viabilità.

Proprio per ovviare a questo problema, la Città Metropolitana di Torino – con l’appoggio della Città di Rivalta – il 24 luglio scorso ha chiesto ad ATIVA di alzare la sbarre del casello di Beinasco (LEGGI QUI) e tenere aperta la barriera per la durata dei lavori, la cui conclusione è prevista per venerdì 11 settembre.

A oggi, né la Città Metropolitana né l’amministrazione comunale di Rivalta hanno ricevuto risposta.

Eppure, il tratto di strada oggetto di cantiere raccoglie il flusso di tutti i veicoli – specialmente di lavoratori pendolari – in uscita dallo svincolo SITO della tangenziale che, per evitare di pagare il pedaggio al casello di Beinasco, non proseguono in direzione Pinerolo. Senza contare che, con la chiusura del tratto della SP6, i mezzi pesanti che quotidianamente raggiungono le zone industriali e i centri commerciali sono costretti a scegliere percorsi alternativi, transitando così anche in aree fortemente urbanizzate.

Una situazione destinata a peggiorare dopo la pausa di Ferragosto, quando il flusso di traffico veicolare tornerà a riversarsi sulla viabilità adiacente al tratto di strada chiusa per lavori.

È quindi auspicabile che ATIVA decida in tempi brevi di intervenire, sospendendo almeno fino alla chiusura del cantiere il pagamento del pedaggio alla barriera di Beinasco.

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