Auguri alla Veja! La sezione torinese dell’ANA spegne cento candeline e festeggia un secolo di attività

La delegazione rivaltese alla cerimonia per i cento anni della sezione ANA di Torino

Oggi “La Veja”, la sezione ANA più vecchia d’Italia, festeggia cento anni e la Città di Rivalta – con le sue orgogliose Penne Nere – non poteva mancare a un anniversario così importante.

In verità le candeline sulla torta sono 102, perché la sezione torinese dell’Associazione Nazionale Alpini è stata fondata il 6 febbraio del 1920. A causa della pandemia, però, tutti i festeggiamenti sono stati rimandati e solo oggi, 2 luglio 2022, le Penne Nere torinesi posso festeggiare come meritano il loro primo secolo di vita.

Cento anni di storia (più due)

Tutto ebbe inizio nel gennaio del 1920: nello studio dell’avvocato torinese Operti si riunì un gruppo di ufficiali reduci della Grande Guerra per metter mano alla stesura dello Statuto di una nuova associazione, capace di riunire militari effettivi e a riposo.

Pochi giorni dopo, il 6 febbraio, al Circolo Ufficiali in congedo di via Lagrange si tenne l’assemblea costituente della Sezione di Torino dell’ANA, emanazione di quella fondata appena sette mesi prima a Milano.

Primo presidente della sezione fu il generale Andrea Cerri

Già nel settembre del 1920 la Sezione di Torino riuscì a organizzare una sfilata di 120 soci da piazza San Carlo alla caserma Rubatto, per un gemellaggio ideale con gli Alpini in armi.

Nel 1961, nel Centenario dell’Unità d’Italia, fu “La Veja” a organizzare la 34ª Adunata Nazionale, la prima in cui si superò il numero di centomila partecipanti. E nel 2011, per il 150° anniversario dell’Unità nazionale, i partecipanti all’adunata furono cinquecentomila.

Oggi come ieri

«Dal 1920 La Veja non ha mai smesso di adoperarsi per il bene del territorio – ricorda il suo presidente Guido Vercellino – intervenendo ogni qual volta un’emergenza abbia richiesto il nostro contributo», come i terremoti del 1976 in Friuli e del 1980 in Irpinia.

Oggi “La Veja” può contare su di un nucleo di volontari della Protezione Civile composto da oltre 250 soci, che operano in Italia e all’estero. Perché, come dice il loro motto, «gli Alpini ci sono sempre».

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